La storia del parco
Mirabilandia è un grande parco divertimenti italiano, situato a Savio (frazione di Ravenna) e nei pressi della pineta di Classe, lungo la strada statale Adriatica.
Il parco da nome anche alla zona stessa (“Loc. Mirabilandia”) riconosciuta legalmente dal Comune di Ravenna. La superficie complessiva dell’area è di 750.000 metri quadrati, di cui 300.000 occupati dal parco tematico-meccanico, 100.000 dal parco acquatico e i restanti da parcheggi o aree di espansione.
Il parco rimane aperto generalmente da aprile ad ottobre.
Mirabilandia, per estensione superficiale, è il più grande parco divertimenti italiano ed attualmente si compone di due zone principali: parco tematico (suddiviso in sette aree) e parco acquatico (aperto nel 2003). Il parco tematico è ricco di verde e, al suo interno, si trovano attrazioni meccaniche, acquatiche, tematiche e hanno luogo spettacoli.
Il parco acquatico ospita piscine, acqua-scivoli e spiagge artificiali. Per accedervi dal parco tematico bisogna pagare un supplemento extra.
L’intera struttura si sviluppa intorno a tre piccoli laghi, uno centrale e due secondari, dove nidificano varie specie di uccelli, anche migratori.
Il sito era in origine un’oasi naturale, e per questo il progetto è stato contestato ad inizio degli anni ’90 da varie associazioni ambientaliste. Tuttavia, in seguito, l’attenzione mostrata per le specie animali e vegetali presenti ha fatto ottenere al parco il patrocinio del Ministero dell’ambiente.
La struttura, sorgendo in una zona pianeggiante non sottoposta a vincoli paesaggistici, è immediatamente identificabile da chilometri di distanza; questo avviene grazie all’elevata altezza delle sue attrazioni principali e che divengono quindi simboli stessi del parco.
Struttura originale e Storia
La struttura, inaugurata l’8 luglio 1992, è stata concepita sul finire degli anni ottanta.
A differenza di altre realtà italiane ed europee simili che, agli inizi degli anni 90 risultavano già operative da qualche decennio, e che hanno avuto uno sviluppo graduale partendo in generale da una piccola area inizialmente pensata esclusivamente per bambini, Mirabilandia viene concepita immediatamente come una grande area (di dimensioni enormi per gli standard italiani) e che intende rivolgersi ad un pubblico prevalentemente giovanile-adolescenziale.
Il tipo di pianificazione è anulare (come quella dei parchi Disney): attorno al lago centrale vengono disposte attrazioni, negozi, ristoranti, cinema, teatri ed arene pensate per ospitare una grande affluenza di pubblico.
Tuttavia il parco non ottiene il successo sperato, tanto da risultare sovradimensionato. In effetti, le attrazioni degne di nota con cui nel 1992 il parco debutta sono solo due: “Sierra Tonante” e “Rio Bravo”, rispettivamente la montagna russa in legno (allora struttura rara in Europa) ed il percorso acquatico tra le rapide su gommoni (fino ad allora unico in Italia). Nonostante il parco venga pubblicizzato come nuova attrazione turistica nazionale, anno dopo anno i visitatori diminuiscono invece di aumentare e nel 1996 la società che gestisce il parco rischia il fallimento.
Questo fatto è imputabile probabilmente ad errori di gestione sia a livello promozionale che alla scelta di attrazioni inizialmente istallate di livello medio-basso (classiche giostre da luna park itinerante) che mal si confanno ad un parco che intenda avere rilevanza nazionale.
Nel 1997 il parco cambia gestione. La nuova gestione a maggioranza tedesca (già proprietaria in Germania del parco Phantasialand ) investe in nuove attrazioni dai grandi numeri e rilancia l’immagine del parco.
Nel 2006 la gestione del parco romagnolo passa in mano ad una società spagnola esperta nel settore del divertimento, proprietaria di altre strutture analoghe situate non solo in Europa ma anche in altri continenti.
Poco dopo, la società iberica decide di rivendere tutte le sue strutture tra cui anche Mirabilandia e nel mese di Gennaio 2007 il gruppo britannico Candover subentra nella gestione del parco. Pertanto, attualmente, le quote di maggioranza del parco ravennate sono britanniche.
Dal primo cambio di gestione (1997) ad oggi il parco ha registrato, anno dopo anno, una costante crescita degli utili e del numero di visitatori, che attualmente si aggirano sui 2 milioni l’anno.
Pur essendo una struttura nata già grande nel 1992, è significativo il fatto che già sia stato interessato da esigenze di espansione: nel 1999 e 2000 nuove superfici vengono impegnate per ospitare nuove attrazioni e nel 2003 sorge la nuova area acquatica realizzata esternamente al parco (“Mirabilandia Beach”). La realizzazione di un’area acquatica è di per sé un fatto in controtendenza se si confronta Mirabilandia con le altre realtà italiane ed europee: anziché aumentare il numero delle attrazioni meccaniche e tematiche, si è preferito realizzare uno spazio acquatico quando già il territorio nazionale e locale ne è ricco. Tale scelta comunque non si è rivelata infelice data l’immediata necessità di espansione della nuova area acquatica avvenuta nel 2004 quando l’area è stata raddoppiata in estensione e sono state inserite nuove strutture come scivoli e half pipe.
Le espansioni recenti del parco tematico, però, hanno in parte compromesso l’idea di circolazione anulare interna concepita in origine, creando confusione e disordine al visitatore. In effetti, le nuove attrazioni installate a partire dal 1999, sembrano non godere di una felice posizione e soprattutto sembrano essere estranee alla originaria pianificazione.
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